Automedica intitolata a Mario Corsi

L´anniversario della fondazione della Confraternita di Porto S. Stefano (23 luglio 1741) è stato festeggiato quest´anno con una emozione davvero particolare. Dopo la S. Messa celebrata da don Gino Governi con altri due sacerdoti, è stata infatti inaugurata la nuova auto medica intitolata a Mario Corsi, il volontario soccorritore prematuramente scomparso qualche mese prima. Mario, come ha ribadito nel suo discorso il Governatore Roberto Cerulli, "era uno dei nostri soccorritori più anziani di servizio e tra quelli migliori. E per ´migliore´ - ha proseguito - intendo quello più riservato, disponibile, buono, professionale, sempre con una parola in meno piuttosto che in più". L´abnegazione di Mario nei turni del sabato, il giorno libero dal lavoro fuori dal paese natìo, è stata il filo conduttore della cerimonia culminata con il taglio del nastro del nuovo mezzo che verrà impiegato per le emergenze sanitarie e le terapie particolari da parte di babbo Rinaldo. Il tutto quale riscontro della famiglia davvero speciale che aveva Mario: il babbo, appunto, la mamma Ilia che ha riportato toccanti testimonianze degli ultimi giorni di vita, la sorella Lucia e la giovane moglie, sposata solo da qualche mese. E la famiglia ha voluto donare alla Confraternita la maglia della divisa da soccorritore di Mario con il ricordo di una delle sue ultime frasi: "Mamma... la mia vita è stata breve... ma l´ho vissuta bene". Questa la più grande eredità che ci ha lasciato Mario, l´invito a vivere bene, nell´accezione più ampia del termine.